31 ott 2010

Facciamo un gioco: un incipit al mese


Sarà che... si sente nell'aria, sarà... il tam tam dai vari blog su libri e letture, sarà perché...semplicemente mi piace l'idea, con quest post voglio dare inizio a un gioco: un post per un incipit al mese. Traduco: all'inizio di ogni mese pubblicherò un post dove trascriverò l'incipit del libro che ho in lettura.
Sarebbe interessante se poi qualcuno volesse trascrivere l'incipit del proprio libro in lettura nella sezione commenti e/o  lasciare un link verso il proprio post. Chiaramente recensioni, opinioni, commenti riguardo i libri in questione arricchirebbero notevolmente il gioco.
Il premio? L'opportunità di assaggiare libri  anche di un genere diverso dalle nostre abitudini e magari invogliarne la lettura.
A che pro trascrivere l'incipit di un romanzo?
Perché l'incipit è "l'esplosione semantica che genera e avvia il cosmo romanzesco e ci consente di individuarne i caratteri, di intuire panorami e sviluppi futuri" e questo "avviene non appena leggiamo le prime dieci o venti righe". da Wikipedia
Nel leggere infatti la prima pagina noi non veniamo a conoscenza, ovviamente, di tutto il romanzo, ma ci creiamo dei percorsi mentali lungo i quali orienteremo la nostra lettura, così come facciamo in libreria quando sfogliamo un libro prima di sceglierlo, comprarlo.

Iniziamo, dunque.

Novembre - primo incipit da  "Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares" di Fernando Pessoa


 Penso a volte che non uscirò mai da questa Rua dos Douradores. e se lo scrivo, mi sembra l'eternità.
Il viaggio dentro la testa
Dal mio quarto piano sull'infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull'inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili.
.
Fernando Pessoa,  Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares,  traduzione di Maria José de Lancastre e Antonio Tabucchi, Universale Economica Feltrinelli

Questo il mio incipit. A voi la palla....

30 ott 2010

Scrivi dieci righe...leggi, commenta.

Segnalo volentieri questo sito: diecirighedailibri progettato per invogliare alla lettura. Un sito per leggere, scrivere, commentare.
Come funziona? Dopo una velocissima registrazione, l'utente scrive  le 10 righe che più sono piaciute tratte direttamente da un  libro. E' un modo simpatico per condividere letture.
Eppoi c'è il segnalibro che serve a marcare il tuo apprezzamento per le 10 righe inserite da altri lettori. Ogni fine mese, verrà dato un premio agli utenti le cui 10 righe avranno ottenuto il maggior numero di segnalibri.
Da lunedì 26 ottobre ci sarà un Libro Incentivo a settimana per le 10 righe postate e più apprezzate (più segnalibri).
(Ehm....ci gioco anch'io...votate votate! Aiutatemi a vincere il libro incentivo...)
Altro elemento davvero interessante sono le Prime pagine che contengono gli incipit e primi capitoli scaricabili di libri novità e anteprima, messi a disposizione dagli editori che hanno aderito ai giochi.
  La mia lotta di  Karl Ove Knausgard, del quale ho dato un assaggio proprio nel mio blog, è uno dei  diversi libri di cui potete leggere in anteprima il primo capitolo.
Potete scrivere le relative 10 righe o un commento nell’apposito spazio sotto la pagina di ciascun libro.
Diversi gli editori che aderiscono all'iniziativa: Elliot, Castelvecchi, Arcana, Ponte Alle Grazie e Salani, Fazi, Il Maestrale, Avagliano, Newton Compton, Edizioni Angolo Manzoni, Asengard, Reverdito, Bompiani, Vallecchi, Il Saggiatore, Testepiene, Sperling & Kupfer, Garzanti.
Scriviamo, leggiamo, commentiamo....

19 ott 2010

L'uomo che guardava passare i treni

di Georges Simenon

"Non c'è una verità, ne conviene?"

Questa l'amara conclusione di Kees Popinga, un uomo qualsiasi che un bel giorno un imprevisto qualsiasi fa deragliare dai binari rassicuranti di una vita normale e lo catapulta negli abissi del suo io.
"Insomma, ho continuato a essere procuratore per abitudine, marito di mia moglie e padre dei miei figli per abitudine, perché non so chi ha deciso che così doveva essere e non altrimenti.
E se io, proprio io, avessi deciso altrimenti?
Lei non può immaginare fino a che punto, una volta presa questa decisione, tutto diventi più semplice. Non occorre più occuparsi di quel che è permesso o proibito, dignitoso o meno, corretto o scorretto."
Basterà il fallimento della ditta presso cui lavorava a scatenare in Popinga, uomo rispettabile, il desiderio di rompere gli schemi, comprare un biglietto di sola andata verso quelle mete a lungo  agognate, quasi colpevolmente, ogni volta che guardava passare i treni...

"Per quarant'anni mi sono annoiato. Per quarant'anni ho guardato la vita come quel poverello che col naso appiccicato alla vetrina di una pasticceria guarda gli altri mangiare i dolci.
Adesso so che i dolci sono di coloro che si danno da fare per prenderli."
Il desiderio di fuga da sè e dalle convenzioni era già presente in Popinga, lì in
"...quella certa emozione furtiva, quasi vergognosa, che lo turbava vedendo passare un treno, un treno della notte soprattutto, dalle tendine calate sul mistero dei viaggiatori."
L'assassino, un uomo qualsiasi. Questa l'inquietante tesi di Simenon che fa viaggiare il lettore nella testa dell'assasino ancor prima che si concretizzi l'idea del delitto, quando l'assasino era ancora un uomo qualsiasi, uno di noi.
Un romanzo da leggere, da assaporare e che lascia in bocca un retrogusto amaro.
Grande l'abilità di Simenon nel costruire la trama, proiettando di colpo la gente comune in una vicenda che la supera e la catapulta al di là del destino che si pensava già definito. E conduce il lettore per mano nel far toccare il fondo di questa nuova condizione tanto inattesa quanto probabile.

7 ott 2010

Mario Vargas Llosa: il fuoco intellettuale

Mario Vargas Llosa
Il Nobel per la Letteratura 2010 è stato assegnato a Mario Vargas Llosa.
Settantaquattro anni, scrittore e critico letterario peruviano che ha esplorato nei suoi lavori la corruzione della politica sudamericana e la dittatura.
A questo proposito non sarebbe male rileggere un suo articolo su La Stampa di qualche anno fa riguardo la corruzione del nostro Paese...
Ritornando alle motivazioni del premio:  « riconoscimento per la sua cartografia del potere e per le sue affilate descrizioni della resistenza, ribellione e sconfitta dell'individuo».


Un giovane Vargas Llosa con Pablo Neruda
 "Es una gran alegría que comparto con mis amigos". Questo il commento dello scrittore.


Llosa con sua moglie Patricia, José  Donosa con sua moglie Pilar Serrano, Mercedes Barcha, moglie di Gabriel Garcìa Marques e Gabriel Garcìa Marques

Ed è una gioia anche per noi comuni lettori che questo prestigioso riconoscimento venga finalmente dovuto a un romanziere vero, a un grande narratore.
Héctor Abad Faciolince scrive un bell'articolo su El Paìs di oggi e afferma che Vargas Llosa illumina con l'intelligenza, tocca con la sensibilità, schiaccia  con l'ampiezza delle sue conoscenze, e in sintesi, si rivela uno scrittore, un intellettuale e un essere umano completo.

E noi, comuni lettori, condividiamo.
Vargas Llosa con Saramago

4 ott 2010

L'essenziale è invisibile agli occhi


"Eccovi qui nonni ad un traguardo importantissimo. Credo che cinquant'anni insieme equivalgono a cinquant'anni in cui tutto è condiviso: la famiglia, i dolori, gli affetti, le paure, i sorrisi, i pianti.
Chi riesce a fare tutto ciò raggiungendo le nozze d'oro poche volte si ferma a pensare alla grandissima importanza che questo avvenimento rappresenta.
Adesso nonni provate a ripercorrere i vostri momenti e ringraziare con tutto il cuore Dio per le difficoltà che vi ha fatto superare e per tutti quei momenti che l'avete sentito vicino.
A volte si perde troppo tempo a piangere e rimpiangere ma dopo tutto basta alzare il viso e guardarsi intorno e ci si accorge che l'ESSENZIALE E' INVINSIBILE AGLI OCCHI.
Essenziale è avere una famiglia che ti aiuta, essenziale è vivere, essenziale è l'amore che entrambi avete al vostro fianco e che oggi, qui, in questa chiesa dopo cinquant'anni avete rinnovato davanti a tutti i vostri parenti e davanti a Dio.
Non posso fare altro che augurarvi anni anche migliori di questi e ringraziarvi come genitori e come nonni per i sani principi con cui avete tirato su i vostri figli ovvero i nostri genitori e per il coraggio e la dinamicità che avete saputo trasmettere loro nell'affrontare la vita."
                                                                             Antonella
Ho trascritto qui la lettera che mia nipote Antonella scrisse e lesse dopo la cerimonia religiosa del 50° anniversario di matrimonio dei nonni.
Probabilmente diveranno sempre meno coloro che raggiungeranno questo traguardo perché...sono cambiate tante cose e non sempre in peggio.
Sono parole che inducono a riflettere anche perché scritte da un'adolescente.

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