27 set 2010

La giusta distanza

Karl Ove Knausgård
"Capire il mondo significa porsi a una certa distanza da esso. Ciò che è troppo piccolo per essere visto a occhio nudo, come le molecole e gli atomi lo ingrandiamo, ciò che è troppo grande, come i cumuli di nuvole, i delta dei fiumi, le costellazioni, lo rimpiccioliamo. Quando lo abbiamo ridotto alla portata dei nostri sensi, lo fissiamo. Ciò che abbiamo fissato, lo chiamiamo conoscenza. Per tutta l'infanzia e l'adolescenza ci sforziamo di stabilire la giusta distanza dalle cose e dai fenomeni. Leggiamo, impariamo, facciamo esperienze, rettifichiamo. Arriviamo quindi un giorno al punto in cui tutte le distanze necessarie sono state fissate, tutti i sistemi necessari sono stati stabiliti. E' allora che il tempo comincia ad andare più veloce. Non incontriamo più nessun ostacolo, tutto è stato fissato, il tempo scorre attraverso le nostre vite, i giorni scompaiono a gran velocità, prima di rendercene conto abbiamo quaranta, cinquanta, sessant'anni... Il senso ha bisogno di essere colmato, per colmarlo c'è bisogno di tempo, il tempo ha bisogno di incontrare resistenza. La conoscenza è distanza, la conoscenza è stabilità e nemica del senso."

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