16 ott 2009

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

di Robert Louis Stevenson

ovvero la tragica indissolubilità tra Bene e Male nella natura di ognuno di noi.
E' questa la grande scoperta di Stevenson, la grande dannazione laica, l'impossibilità di tenere separate le due entità dell'animo umano.
         
 "Benché profondamente duplice, io non ero affatto un ipocrita; tutt'e due i miei lati erano estramamente sinceri; io ero sempre me stesso, sia che mettessi da parte qualsiasi riserbo e sprofondassi nella vergogna, sia che mi affaticassi, alla luce del gorno, per il progresso della scienza o per il sollievo dai dolori e dalle sofferenze."

"L'uomo non è in verità unico, ma duplice...
 Era la maledizione del genere umano, il fatto che quei due elementi contrastanti fossero così legati insieme, che nel seno agonizzante della coscienza, questi due poli dovessero essere in continua lotta."

Questo il fulcro tematico del libro, ancora più sorprendente se consideriamo i tempi  in cui fu pubblicato: 1886, nel pieno dell'epoca vittoriana con tutti i suoi pregiudizi e perbenismi.
Leggere questo piccolo capolavoro è stato davvero un piacere. 
La struttura narrativa, la suspence, le atmosfere opache e poi quella descrizione dello sdoppiamento del dottor Jekill in mr Hyde ( = nascondere)che fa parte dell'immaginario di ogni lettore occidentale, ne fanno un capolavoro.

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