"Ieri il Cavaliere ha trovato una riserva di ossigeno in un parlamento di nominati con una pessima legge elettorale, grazie ad una contrattazione dai contorni imbarazzanti e profittando soprattutto della debolezza degli avversari. Ma la sua esperienza a Palazzo Chigi potrà continuare solo se riuscirà ad imbarcare qua e là un transfuga di ritorno da Fli e qualche più consistente pezzo dell'Udc, restando comunque ostaggio della Lega e della sua voglia di voto.(tratto dall'articolo di Andrea Romano - Tutti sconfitti: le elezioni sono più vicine - Il Sole 24 ore)
Sullo sfondo rimane un paese che attende stordito elezioni ormai più che probabili, e dove la dimensione della crisi di consenso della politica e delle istituzioni è molto maggiore di quella che può essere misurata su tre voti di scarto."
15 dic 2010
E adesso?
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5 commenti:
...bisogna mettersi la mano sulla coscienza ed ammetterlo. E' stata una prova di forza del presidente vinta dal presidente. In verità nessuno se lo aspetteva, neanche fini, adesso è tutto più difficile. Adesso è giusto che fini si dimetta, va da se che qualcun'altro di fli ritorni nel pdl, va da se che fli avrà meno presa nel cosidetto terzo polo, va da se che che il 1° partito del terzo polo sarà l'udc, va da se che non combineranno niente. Che il pdl riesca o meno a governare si vedrà (prodi al senato aveva 2 voti di maggioranza + i senatori a vita). Neanche dall'interno sono riusciti a far cadere il cav. In tutto questo il pd è la solita solfa, l'idv ripete le solite parole, e sel se la cava sempre ai danni del pd.
Davvero nessuno se l'aspettava?
A me pare di rivedere la scena della corruzione del film "Gli Onorevoli" con Antonio De Curtis di Sergio Corbucci, 1963. (http://www.youtube.com/watch?v=OqPArh99deE)
Purtroppo l' analisi politica del nostro Paese non lascia nessuna speranza, ora più di prima.
E' amaro ammetterlo ma credere il contrario si finisce con fare la figura dei gonzi...di Totò.
Con un Parlamento costituito grazie ad una legge elettorale che aliena il rappresentante politico dai propri elettori i margini di positività sono davvero nulli. Voglio ancora credere che gli elettori siano migliori di quelli che li rappresentano.
ad ogni buon conto NON è la legge elettorale che aliena il rappresentante politico dai propri elettori ma è il politico. La corruzione degli "onorevoli" vale da entrambe le parti, dipende dal momento politico. L'analisi politica è comunque sempre la stessa sia in caso di vittoria che di sconfitta del presidente.
come cittadina mi sento maggiormente rappresentata da un politico che io ho eletto piuttosto che vedere delegata la scelta al direttivo del partito.E' un discorso di corresponsabilità. Certo la differenza la fa la persona: la corruzione esiste e non sarà certo una legge elettorale a garantire l'onestà dei deputati.
Va da sè che mancando un' etica, mancando la passione di far politica, di mettersi al servizio del paese, diventando cosi dei "mestieranti", quale è la gran parte della classe politica attuale, la corruzione
ha campo libero. Chiaro, do per scontato che gli eletti abbiano una fede politica, ma sarà poi vero?
Corruzione non è cambiare partito, corruzione è tradire la propria fede politica per gli interessi propri che non corrispondono al bene del paese e tutto per una minestra di lenticchie.
Do ut des.
Vittoria del presidente?
No, solo lenta agonia.
Di certo ha perso il paese, abbiamo perso tutti, anche MisterB.
Errato mister B non ha perso è l'unico ad essere uscito dal parlamento con le ossa intere, ha resistito al più duro attacco che gli potessero fare, ad un attacco dall'interno del proprio partito, se non è caduto stavolta! Certo prima o poi dovrà cadere ma per allora sarà vacante il posto al quirinale e perciò .......
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